Le persone che seguono trattamenti tricologici per problematiche come la caduta dei capelli, il diradamento o altre condizioni del cuoio capelluto si chiedono spesso se sia possibile fare la tinta durante il trattamento. Poiché questi trattamenti possono durare diversi mesi, molte persone, soprattutto donne, desiderano mantenere il proprio aspetto estetico senza compromettere i risultati. Ma è davvero possibile fare la tinta senza danneggiare l’efficacia del trattamento tricologico?
Dove agisce la tinta sui capelli?
Per rispondere a questa domanda, è importante capire come funziona la tinta. Il colore agisce esclusivamente sulla parte del capello che si trova sopra la cute, cioè sulla parte cheratinizzata (morta) del capello. La tinta non penetra nel cuoio capelluto, quindi non arriva al follicolo pilifero. Poiché non interagisce con i follicoli, la tinta non altera i processi metabolici che regolano la crescita dei capelli.
La tinta può avere effetti sulla cute?
Anche se la tinta non penetra nel follicolo pilifero, può comunque avere effetti sulla cute del cuoio capelluto, che è importante considerare. Le tinte contengono infatti sostanze chimiche che, in circostanze normali, non sono dannose per una pelle sana e intatta. Tuttavia, se la cute è già infiammata, molto sensibile, desquamata o con la barriera protettiva compromessa, l’applicazione della tinta potrebbe causare irritazioni, peggiorando ulteriormente la condizione del cuoio capelluto.
Quando è meglio evitare la tinta durante un trattamento tricologico?
La decisione di fare o meno la tinta dipende dalla problematica che si sta trattando. In alcune situazioni, è meglio evitare la colorazione per non rischiare di aggravare la condizione del cuoio capelluto. I casi in cui è sconsigliato fare la tinta includono:
- Caduta acuta dei capelli: In questa fase, la cute è particolarmente delicata e sensibile, quindi l’applicazione di tinture potrebbe provocare irritazione. È consigliabile evitare fattori irritanti durante questa fase critica.
- Infiammazioni del cuoio capelluto, dermatite seborroica e psoriasi in fase acuta: In questi casi, il cuoio capelluto è già compromesso, e l’applicazione di tinture potrebbe peggiorare l’infiammazione e il discomfort.
- Barriera protettiva del cuoio capelluto danneggiata: Se la pelle del cuoio capelluto è già danneggiata, la tintura potrebbe entrare in contatto con strati più profondi e irritare ulteriormente la zona.
Quando è possibile fare la tinta durante il trattamento tricologico?
Se il trattamento è in fase di recupero, cioè quando la caduta acuta è terminata e le problematiche del cuoio capelluto non sono più in fase acuta, in generale è possibile procedere con la colorazione. In queste circostanze, la cute è già in fase di recupero e la colorazione non dovrebbe compromettere i risultati del trattamento.
Inoltre, per evitare qualsiasi possibile reazione irritante, alcune persone optano per una soluzione più sicura, applicando la tintura a una distanza di 1-2 cm dal cuoio capelluto, così da ridurre il rischio di irritazioni.
La valutazione del tricologo
Ogni caso deve essere valutato singolarmente dal tricologo che segue il trattamento. Sarà il professionista a determinare, in base alla condizione specifica del cuoio capelluto e dei capelli, se è sicuro o meno fare la tinta. Non si può trascurare, inoltre, un’eventuale interferenza con i trattamenti specifici in corso. In ogni caso, è fondamentale seguire i consigli del tricologo e adattare le proprie scelte estetiche in base alla salute del cuoio capelluto e dei capelli.
Conclusioni
In sintesi, sebbene la tinta non influenzi direttamente la crescita dei capelli, la sua applicazione sul cuoio capelluto può comportare dei rischi in caso di cute infiammata o sensibile. Se si è in trattamento tricologico, è sempre meglio consultare un professionista prima di procedere con la colorazione. In fase di recupero, una tintura delicata e applicata correttamente può essere compatibile con il trattamento, ma è fondamentale evitare l’uso di tinte durante fasi acute di problemi cutanei o di caduta acuta dei capelli.
Dott.ssa Aleksandra Ryckiewicz